Concorsi di idee

CONSORZIO VINI D.O.C. CERVETERI E TARQUINIA

CONSORZIO DI TUTELA


Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Cerveteri e Tarquinia necessita l'adozione di un marchio rappresentativo del Consorzio, costituito da un logo che evidenzi sia l'attività del Consorzio che la particolare storica vocazione alla produzione vitivinicola del territorio tutelato. In particolare, il marchio consortile deve far risaltare l'antica appartenenza del territorio dei vini D.O.C. Cerveteri e Tarquinia alla tradizione e cultura enologica del mondo Etrusco.


La proposta creativa presentata, propone la figura della Chimera, opera di pura fantasia (bronzo, V sec. a. C.), come icona rappresentativa della civiltà Etrusca. In essa vengono esaltati tutti quei valori di forza, di potere e di giustizia, caratteristiche associate all'attività Consorzio. Il naming "Consorzio di Tutela Vini D.O.C." è caratterizzato da un lettering che richiama alle antiche incisioni etrusche (lamina aurea 500 a.C.) mentre i nomi delle due località, Cerveteri e Tarquinia, sono graficamente affiancati dai rispettivi stemmi comunali. Gli obiettivi strategici del progetto mirano principalmente ad esaltare la figura del Consorzio come Istituzione nata per incontrare sia le esigenze degli associati sia per tutelare e promuovere il patrimonio vitivinicolo locale.

TENUTA MARAVALLE

AZIENDA AGRICOLA


Tenuta Maravalle è situata a Ficulle su di un versante "benedetto per la produzione di grandi vini" delle colline dell'alto orvietano, a pochi chilometri dal confine Ovest dell'Umbria con la Toscana ed il Lazio. Punto d'incontro di profumi e sapori, arti e culture. Nel cuore d'Italia a metà strada tra Roma e Firenze. Tenuta Maravalle appare come un giardino vitato adagiato sul dorso di una collina panoramica. Lo sguardo vola sopra i vigneti ed in un continuo susseguirsi d'incantevoli prospettive scopre il vicino Castello della Sala, Orvieto ed all'orizzonte, oltre la vallata, i monti Cimini, Cetona ed Amiata. Il viale di rose a capo-filare segna il percorso che attraversando i vigneti, oltre la dimora, conduce alla cantina. Un luogo dove degustare i vini in abbinamento ai cibi della tradizione locale e godere di una natura ancora integra.

Il progetto del logotipo nasce da una scelta ben precisa: realizzare un lettering originale e facilmente distinguibile, mediante un'accurata rivisitazione del "Bauer Bodoni", considerato il font "italiano" per eccellenza. Esso permette una scrittura elegante ed istituzionale che enfatizza il prestigio dell'Azienda. Altro font utilizzato è il "Futura" presente nel pay-off, ideale per tutto il materiale di stampa e le diverse forme di comunicazione visiva.

 

Nelle singole lettere è stata resa molto meno pronunciata ciascuna grazia, oltre al completo restyling di alcune lettere quali la M, la N e la A; questo ha permesso di ottenere un lettering elegante e al tempo stesso dinamico. Nell'elaborazione della lettera M e della N, l'ispirazione è nata sia dall'aspetto paesaggistico dell'Umbria, caratterizzato (per il 94% del territorio) da alture con la sommità arrotondata, sia dalle suggestive aperture che caratterizzano il famoso Pozzo di San Patrizio (uno dei simboli della città di Orvieto).

 

La lettera A, inoltre, vuole richiamere la sinuosità delle valli (rif. le famose curve del Valico di Monte Nibbio). L'analisi cromatica predilige la scelta di un colore caldo quale il "rosso intenso" (rif. colore dello stemma araldico di Orvieto), valorizzando la colorazione del vino prodotto. Il colore "nero" conferisce eleganza, tradizione e qualità, elementi chiave di tutta l'identità visiva. Nel pay-off, "Viticultura in Ficulle", si crea un gioco fra la parola viticoltore e cultura, quest'ultima rivolta ad esaltare la mission dell'Azienda: coltivare la vite e diffondere la cultura del vino attraverso la vendita dei propri prodotti e servizi.



CONSORZIO VINI D.O.C. COLLI AMERINI

CONSORZIO DI TUTELA


L'area di produzione dei Vini D.O.C. comprende il territorio collinare di Amelia, Narni, Calvi, Otricoli, Montecastrilli, Alviano, Lugnano e Penna in Teverina, Giove, e parte della zona di Terni. Un territorio noto soprattutto per i vini rossi, ma da regolamento si caratterizza per diverse tipologie: bianco, rosso e rosato.

 

Per l'ideazione del logomarchio la Torre Civica emblema di Amelia, acquista un significato rilevante: è una costruzione situata nell'incrocio degli assi stradali della città e per questo rappresenta un punto strategico. Metaforicamente si associa all'attività del Consorzio di Tutela, punto di riferimento anch'esso per tutta la produzione vitivinicola del territorio. L'ombra della Torre inoltre, si scompone in cinque proiezioni che rappresentano al tempo stesso la coltivazione della vite. Lo studio cromatico enfatizza una delle cromie del vino; ad esso si associa il grigio che sottolinea un'identità visiva chiara ed elegante.


TRACCE DI OLIO

PRODOTTI ALIMENTARI


L'oggetto del concorso d'idee prevede la realizzazione di un bozzetto che dovrà diventare l'etichetta dell'Olio Nuovo 2007-08. Ai partecipanti è richiesto un design che esprima il territorio, inteso, oltre che come ambito naturale, anche come ambiente sociale riconoscibile per la propria unicità. Per gli elaborati è stato richiesto un concept del progetto e un disegno della bottiglia (packaging) con etichetta e contro etichetta.

Il concept creativo dell’etichetta, della contro etichetta e della nuova bottiglia trae spunto dall’inconfondibile Castel del Monte, universalmente noto per la sua caratteristica forma ottagonale e una delle principali mete turistiche della Puglia. Ed è proprio da un ottagono che si erge il packaging dell’olio (in vetro) fino al tappo di chiusura, quasi a paragonarsi ad una delle otto torri che delimitano la pianta centrale del Castello. Particolarità della bottiglia oltre alla sua forma, è l’alloggiamento per l’etichetta ricavato mediante una rientranza che genera un cambio di livello.


 

 

Questo al fine di favorire le procedure di etichettatura e consentire l’impugnatura della bottiglia in totale sicurezza, evitando il pericolo che scivoli durante il suo utilizzo in cucina. In merito all’etichetta la scelta cromatica è rilevante. Il blu simboleggia il mare della Puglia, uno degli elementi paesaggistici più caratteristici e al tempo stesso crea un elemento distintivo rispetto alla concorrenza generalmente orientata ai verdi. Al blu si affianca il giallo, il colore dell’olio e al tempo stesso simbolo di solarità e preziosità. Nel mezzo dell’etichetta campeggia la pianta del Castel del Monte che diviene un vero e proprio marchio, dove al centro si staglia un’oliva quale materia prima da difendere e proteggere per la produzione dell’olio.


NAUTIC ITALY

NAUTICA


L'Italia è leader in Europa nella produzione di imbarcazioni, soprattutto di grandi yacht di cui detiene il 34% del mercato mondiale ed è seconda per fatturato, nel mondo, solo agli Stati Uniti. Ovunque il richiamo del "Made in Italy" evoca immediatamente design esclusivo, buon gusto, tecnologia unita all'alta qualità e affidabilità dei prodotti, peculiarità che insieme contribuiscono alla definizione di uno stile di vita tutto italiano. La combinazione di questi elementi costituisce una caratteristica ormai riconoscibile che rende il prodotto nautico italiano uno dei più conosciuti e apprezzati al mondo, specialmente nel settore delle imbarcazioni medio-grandi.


 

Il concorso d'idee prevede l'ideazione di un logo che riporti la dicitura "Nautic Italy". Il logo dovrà contenere un messaggio che sintetizzi il settore della nautica da diporto, la nautica di lusso e l'eccellenza della nautica Made in Italy. Il logo non dovrà proporre motivi inflazionati quali bussole, timoni, barche, mare e dovrà essere dotato di forte originalità. Dovrà inoltre, avere delle caratteristiche di flessibilità per essere utilizzato in vari contesti. Il progetto del logomarchio nasce da una scelta ben precisa: elaborare un insieme di associazioni forti, favorevoli ed uniche che sintetizzino il settore della nautica da diporto, la nautica di lusso ed il Made in Italy.

 

Nel marchio sono percepite alternativamente due figure ben distinte: da un lato, una mano che guida il concetto di artigianalità quale elemento essenziale nella nautica da diporto per un prodotto di lusso e al 100% prodotto in Italia. Dall’altro la figura di un cigno stilizzato che nella sua preziosa regalità, simbolicamente rappresenta le imbarcazioni da diporto in tutto il loro splendore ed eleganza. Il lettering è estremamente istituzionale ed elegante, oltre ad essere leggero e rappresentativo nel contesto delle famiglie tipografiche italiane.

A.E.S.S.

Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia


Oggetto del concorso è l'elaborazione di un marchio/logotipo che dovrà identificare l'Archivio di Etnografia e Storia Sociale ed accompagnarne tutte le attività. L’Etnografia è una scienza che studia i costumi e le tradizioni dei popoli viventi. Gli antropologi e i sociologi, per raccogliere tali testimonianze, vivono con ed eventualmente anche come le persone del gruppo sociale soggetto di rilevazione e così osservano e comprendono la loro cultura, la loro visione del mondo, le loro norme e le loro credenze. In questo contesto l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia (AESS), dal 1990 ad oggi, svolge un ruolo fondamentale: in esso sono conservati, studiati e valorizzati materiali come canti, filastrocche, fiabe, racconti, storie di vita, testimonianze linguistico-dialettali, immagini fotografiche e quant’altro a testimonianza degli usi e dei costumi locali.

L’obiettivo di comunicazione, considerati i requisiti richiesti è la volontà di enfatizzare le radici della cultura lombarda conservate nell’AESS. Pensando alle radici di un popolo immediatamente il nostro immaginario si proietta in un contesto fondamentale: il territorio. La “Terra” è infatti l’elemento che accoglie e nutre in sé la vita di tutti gli esseri viventi e per questo ne conserva la sua presenza. Ad essa si associa uno dei suoi principali abitanti: “l’Albero”, contenitore, come la terra, di fatti, d’idee e, nello stesso tempo, anche di contenuto e quindi di storia. In esso si distinguono le tre parti fondamentali: le radici che sprofondano nella terra, il tronco che rappresenta il piano di superficie e i rami che tendono verso il cielo.


Questi due contenitori di storia rispettivamente la terra, sintetizzata attraverso il quadrato e l’albero rappresentato dal cerchio (la chioma), nel marchio si fondono insieme attraverso un gioco di linee in negativo che rappresentano nella parte superiore i rami e in quella inferiore le radici, elemento quest’ultimo dal quale si da vita, attraverso la terra, al suo frutto (l’albero) e metaforicamente all’uomo. Inoltre per far fronte alle innumerevoli declinazioni del logomarchio in contesti differenti, viene presentato attraverso due soluzioni di impaginazione: orizzontale e verticale. Quest’ultimo più sintetico e meglio adattabile alle riduzioni più estreme.

Il carattere tipografico utilizzato nel logotipo è l’Eurostile. Un font chiaro ed istituzionale, un netto richiamo, attraverso le sue caratteristiche di linearità (le singole lettere infatti sembrano racchiuse ciascuna in un quadrato), al servizio che l’AESS offre alla sua utenza, quale strumento di studio/consultazione chiaro e trasparente. La scelta cromatica inoltre, si concentra nell’utilizzo di due colori Pantone, rispettando uno dei requisiti richiesti: quello di economicità e praticità di realizzazione. Con il verde si ha un forte richiamo al mondo della natura e al marchio della Regione Lombardia, mentre il grigio tende a conferire una forte istituzionalità a tutto il logomarchio.

C.C.I.A.A. BRINDISI

ENTI E REGIONI


L'obiettivo strategico per il nuovo logo della Camera di Commercio di Brindisi è di accrescere la sua visibilità e percezione nel contesto socio-economico. L'obiettivo specifico che la Camera di Commercio di Brindisi si prefigge con il presente bando è di collegare tutte le proprie attività di informazione, di comunicazione interna/esterna e di promozione, nella continuità di un segno grafico unico e immediatamente riconoscibile, identificativo dell'Ente in termini di visibilità, identità e continuità nel tempo.

Punto di partenza è stato l’analisi dei vari logomarchi già presenti sul territorio nazionale di alcune Camere di Commercio (p.es. Venezia, Bari, Ancona, Genova, Perugia, ecc.), sui quali sono stati studiati gli elementi grafici, tipografici e cromatici. Si è inoltre ritenuto di conferire particolare importanza alla possibilità di utilizzare due sceltedi allineamento: orizzontale e verticale. Nella prima, al marchio è abbinato il logotipo disposto rispettivamente a destra e composto su tre righe allineate a sinistra; nella seconda, il logotipo si dispone in testa e al piede del marchio allineatoa pacchetto. Questo per una corretta fruizione ed un’ottimale leggibilità del logomarchio in tuttii contesti in cui esso sarà declinato.


Parlando del marchio, molti sono gli elementi che lo caratterizzano, partendo già dal nomedella città di Brindisi. Deriverebbe da “Brunda” che nella lingua messapica significa Testa di Cervo. Ed è proprio la testa dell’animale che viene visivamente sintetizzata nell’elemento di colore blu, con dei chiari riferimenti anche alla conformazione del porto. Un elemento che avvolge, protegge, sottolineando la volontà di esprimere il concetto di tutela. Ad esso inoltre si affianca un elemento quadrato di colore arancio: la città di Brindisi.

Il font utilizzato per il logotipo è l’ITC Stone Informal. La scelta di questo carattere è stata dettata dalla necessità di esprimere una forte istituzionalità ed eleganza a tutto il lettering presente. I colori utilizzati sono il blu, sinonimo di fiducia,di tradizione, di pulizia, requisiti di rilevante importanza che un’Istituzione, come la Cameradi Commercio, deve possedere. É inoltre un riferimento al mare, un elemento che ha sempre segnato il destino della città. L’utilizzo del Pantone 173 (arancio) invece, oltre ad essere un colore solare, caldo è anche un richiamo alla colorazione dei mattoni, utilizzati nella costruzione del Castello Aragonese.

C.C.I.A.A. PORDENONE

ENTI E REGIONI


La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone bandisce un concorso di idee riguardante la definizione del nuovo marchio/logotipo dell'Ente camerale. La proposta dovrà essere obbligatoriamente corredata della dicitura "Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone" che dovrà essere sempre ben visibile anche nelle condizioni più "critiche" di riduzione, sia in positivo che in negativo.


Il marchio/logotipo non dovrà avere riferimenti o stilizzazioni del marchio araldico cittadino perchè difficilmente "difendibile" come segno originale, per la preesistenza sul territorio di innumerevoli segni o marchi similari. La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone bandisce un concorso di idee riguardante la definizione del nuovo marchio/logotipo dell'Ente camerale.

 

La proposta dovrà essere obbligatoriamente corredata della dicitura "Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone" che dovrà essere sempre ben visibile anche nelle condizioni più "critiche" di riduzione, sia in positivo che in negativo. Il marchio/logotipo non dovrà avere riferimenti o stilizzazioni del marchio araldico cittadino perchè difficilmente "difendibile" come segno originale, per la preesistenza sul territorio di innumerevoli segni o marchi similari.

Solidità, concretezza, radicamento sul territorio e dinamicità sono gli obiettivi di comunicazione per il nuovo marchio/logo della “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone”. Il punto di partenza è stato l’analisi di alcuni logomarchi di Camere di Commercio presenti sul territorio nazionale (rif. Venezia, Bari, Ancona, Genova, Perugia, etc.), sui quali sono stati studiati gli elementi grafici, tipografici e cromatici. Si è inoltre ritenuto di conferire particolare importanza alla possibilità di utilizzare due scelte di allineamento: orizzontale e verticale. Nella prima, al marchio è abbinato il logotipo disposto rispettivamente a destra e composto su tre righe allineate a sinistra; nella seconda, il logotipo si dispone sopra e sotto il marchio allineato a pacchetto. Questo per una corretta fruizione ed un’ottimale leggibilità del logomarchio in tutti i contesti in cui esso sarà declinato. All’interno del marchio troviamo molteplici richiami visivi presenti sul territorio: il soggetto principale e centrale è il campanile di San Marco, ritenuto tra i più caratteristici d’Italia.


 

La sua imponenza vuole porre l’accento all’idea di solidità e concretezza che la Camera di Commercio deve trasferire alla sua utenza. Ad esso si affianca la stilizzazione dei famosi portici che caratterizzano il corso principale di Pordenone.Il tutto è racchiuso in una forma quadrata delimitata in basso dagli stessi portici e dalla struttura principale del campanile, e in alto da un elemento a U rovesciato. Quest’ultimo è un netto richiamo ad un altro importantissimo simbolo della città: il fiume Noncello, breve ma ricco fiume di risorgiva, sul quale sorge Pordenone.

Il font scelto per il logotipo è il Frutiger. Alcune lettere sono state elaborate in chiave moderna, vedi la M, la N e la A, rendendole meno spigolose ed al tempo stesso in linea con alcuni elementi del marchio (rif. i portici del centro storico). Inoltre tale carattere esprime una forte istituzionalità e, da un punto di vista prettamente tecnico, da la possibilità di ridurlo notevolmente ed ottenere sempre una perfetta leggibilità grazie alle aperture delle singole lettere.

Per concludere, il colore utilizzato è il blu, sinonimo di fiducia, di tradizione, di pulizia e di ordine, requisiti di rilevante importanza che un Ente, come la Camera di Commercio, deve possedere.